Sezione 05 - L’età del naturalismo attraverso le scuole regionali italiane - Piemonte
Alla sola pittura di paesaggio, genere assolutamente centrale nel secondo Ottocento, è dedicato il nucleo di dipinti dedicato agli artisti operanti in Piemonte. Elaborando spunti e suggestioni desunte dai pittori svizzeri a Ginevra ma anche dalla Scuola di Barbizon, Fontanesi rinnova profondamente la tradizione tardo vedutista piemontese forte anche del suo ruolo di docente all’Accademia Albertina di Torino.
Maestri assai apprezzati dal collezionismo borghese del tempo e attivi a lungo con una produzione quantitativamente cospicua, Delleani ed Reycend sviluppano un Naturalismo sobrio e robusto, che trova il suo sbocco più convincente in fresche impressioni en plein air. De Avendano, spagnolo vissuto in Liguria, documenta l’esperienza della cosiddetta Scuola Grigia, orientata verso effetti intensamente veristi in piena sintonia con gli esiti dei pittori post-fontanesiani